Trevi

Trevi. Si terrà nella giornata di oggi, 15 ottobre, alle ore 17:00 in piazza S. Maria Maggiore, un incontro pubblico per discutere del percorso politico/amministrativo della vicenda Acea, nonché di prospettive e speranze future per la comunità.

Il gruppo Consiliare di Unione e Cambiamento invita tutti i cittadini di Trevi a Partecipare. Il tema dell’incontro sarà il “Passaggio del Servizio Idrico Integrato al Gestore Unico Acea Ato 2”.

In caso di condizioni avverse l’incontro si svolgerà presumibilmente nella Sala S. Pietro.

 

Sulla questione si è espresso, alla redazione, il Dott. Vincenzo Cecconi, consigliere di minoranze del Comune di Trevi, rilasciando alcune dichiarazioni. Innanzitutto, il Cecconi tiene a specificare l’impegno che con il suo gruppo sta mettendo nella risoluzione di quella che per lui risulta essere una problematica delicata e di assoluta importanza per la città di Trevi. Si tratterebbe di “un grave danno alla popolazione”, considerata la grande ricchezza di sorgenti sul territorio di Trevi. “Non possiamo pagare l’acqua tanto quanto viene pagata a Roma” continua il Cecconi, spiegando che “Acea deve sostenere dei costi importanti per trasportare l’acqua da qui ai Castelli Romani” e dunque il prezzo da pagare per la distribuzione idrica per i cittadini di Trevi sarebbe vistosamente più elevato di quello attuale.

“Le aree interne sono state disegnate da una legge dello Stato per garantire ad alcuni comuni un sostegno al fine di evitare lo spopolamento e il declino economico e sociale” dice Cecconi “sono in atto da un decennio circa, stanno addirittura finanziando anche un sacco di iniziative con il Pnrr, poi contemporaneamente non riescono a garantire invece dei servizi essenziali come l’acqua”. Secondo il ragionamento del Cecconi le Aree Interne perderebbero in questo modo la loro funzione originaria: “dal cercare di azzerare le disuguaglianze, le disuguaglianze le stanno creando alla rovescia”.