Piglio, Si festeggia nel convento di San Lorenzo l’Immacolata Concezione
Solenni cerimonie hanno luogo giovedì 8 Dicembre in occasione del 105° anniversario della Milizia dell’Immacolata.
L’associazione mariana, fondata da San Massimiliano Kolbe il 16 Ottobre 1917 insieme ad altri confratelli tra cui P. Quirico Pignalberi, ora Venerabile è diffusa in tutto il mondo con oltre tre milioni di iscritti.
Le celebrazioni si svolgeranno nella chiesa di San Lorenzo in Piglio alle ore 9,30 e alle ore 16,00 con la Santa Messa, al termine seguirà una processione, (tempo permettendo) fino alla grotta della Madonna, ideata e realizzata da padre Quirico nel 1954 (Anno Mariano).
A tutti i partecipanti verrà consegnata da P.Angelo Di Giorgio, la medaglia miracolosa che la Vergine donò a Santa Caterina Labourè nel 1830, per ricordare agli uomini la Sua materna intercessione.
La Milizia dell’Immacolata -scrisse padre Kolbe, è una visione di vita cattolica sotto forma nuova, consistente nel legame con l’Immacolata, nostra mediatrice universale presso Gesù.
Suo scopo è impegnarsi nell’opera di conversione dei peccatori, eretici, scismatici in particolare dei massoni e nell’opera di santificazione di tutti sotto il patrocinio e per la mediazione di Maria Immacolata”.
La festività dell’Immacolata ha antiche origini nella tradizione cristiana ed è stata ufficializzata da Pio IX nel 1854.
Come si legge sulla bolla di Pio IX, “la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli“.
A conferma del dogma, viene citato dalla Chiesa cattolica quanto avvenuto a Lourdes nel 1858, quando la bambina Bernadette Soubirous riferì al suo parroco di aver visto in una grotta una “piccola signora giovane che, alzando gli occhi al cielo e unendo le mani in segno di preghiera, le aveva detto Io sono l’Immacolata Concezione”.
Giorgio Alessandro Pacetti